Boom di influenze molto forti. La preoccupazione dei medici

Qualche giorno fa l’assessore regionale  alla sanità Luigi Genesio Icardi aveva  annunciato che la Regione Piemonte aveva acquistato un milione e 100mila dosi di vaccino antinfluenzale, incrementabili del 20 per cento in caso di necessità. Spiegando che le somministrazione  effettuate erano più alte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Ma nonostante la crescita del numero di dosi, il segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Sergio Di Bella lancia l’allarme: «Siamo preoccupati per l’andamento della diffusione del virus influenzale, in particolare per l’intensità dei quadri clinici che si stanno presentando. Stiamo notando una gran quantità di casi caratterizzati da febbre molto elevata, tosse, gastroenterite. Talvolta con sovrainfezioni batteriche dell’apparato respiratorio che aggravano l’evoluzione  della malattia. Non solo la diffusione del virus è precoce rispetto a quanto succeda abitualmente, ma si stanno verificando una serie di eventi concomitanti che costituiscono  la “tempesta perfetta”. Dal 2020, per l’adozione  delle misure di contenimento della diffusione del Covid, la popolazione ha avuto scarsi contatti con il virus influenzale, riducendosi quindi negli anni la risposta specifica del sistema immunitario. Quest’anno quindi, la severità dell’influenza sarà rilevante. Inoltre, con l’abbandono di distanziamento e mascherine la diffusione sarà facilitata. Il rischio è un’impennata di ospedalizzazioni e di decessi in persone già clinicamente fragili». Prosegue Di Bella: «Anche in questo caso, la protezione principale rimane la vaccinazione. Per cui invitiamo tutta la popolazione (in primis gli anziani e gli affetti da patologie croniche) a sottoporsi prima possibile al vaccino, almeno entro la fine di dicembre. Ricordiamo che la Regione Piemonte offre gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale alle categorie a rischio e agli addetti a servizi di pubblica utilità. È sufficiente recarsi nello studio del proprio medico di famiglia per informarsi sulle modalità di prenotazione. La vaccinazione è raccomandata an- che per persone che hanno frequenti contatti con pazienti fragili, ad esempio in quanto conviventi, sempre per ridurre il rischio di contagio. Tutta la popolazione da 60 anni in su ha diritto alla vaccinazione gratuita dal proprio medico di famiglia».

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