Brich di Zumaglia tra criticità e prospettive di sviluppo

Botta-risposta De Faveri-Unione Montana. E il Circolo Tavo Burat auspica soluzioni condivise

Zumaglia

Ha tenuto banco negli ultimi giorni la questione del Brich di Zumaglia. Dal consiglio comunale straordinario alla risposta dell’Unione Montana e del Circolo Tavo Burat.

Giovedì scorso, come detto, si è tenuto un consiglio straordinario sul Brich nella palestra comunale. All’unanimità è stata votata la proposta di sostenere l’Unione Montana, facendosi carico, come Comune, del Brich, manifestando anche l’intento di creare una commissione consiliare speciale.

La seduta, davanti a un folto pubblico, è stata introdotta dalla presidente del consiglio Beatrice Ronco che ha specificato che l’incontro è stato convocato per volontà di entrambi i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza e che questo rappresenta qualcosa senza precedenti a dimostrazione della compattezza e della volontà dell’intera comunità. La consigliera ha poi dato lettura della lettera inviata dal presidente dell’Unione Montana Davide Crovella che, convocato per un’audizione in consiglio, non si è presentato.

Nella lettera Crovella critica la mancanza di correttezza nella convocazione ed evidenzia di non aver nessuna nuova informazione di carattere pubblico sulla questione. Interpellato in merito alla sua mancata presenza Crovella ha detto al nostro giornale: «Se mi fossi presentato avrei dovuto ricordare al sindaco Edoardo De Faveri che le spese di progettazione per la partecipazione al bando, attraverso cui sono state assegnati all’Unione Montana 200mila euro per il Brich e che ammontano a 5mila euro, sono state pagate per metà dall’Unione Montana e per metà dal Comune di Ronco ancora sotto l’amministrazione della sindaca Carla Moglia. Mentre in tale frangente il sindaco De Faveri aveva dichiarato di non essere disponibile, come Comune, a contribuire alle spese di progettazione».

Le parole di De Faveri

Dopo la lettura della lettera di Crovella, il sindaco di Zumaglia Edoardo De Faveri ha prontamente evidenziato che la mancata presenza del presidente Crovella costituiva un’occasione persa. Ha ripercorso le tappe del degrado del Brich fino all’ordinanza della chiusura di via Castello per le piante pericolanti. Ha rimarcato come l’Unione Montana, nonostante i suoi solleciti come sindaco di Zumaglia, pur avendo affidato degli incarichi legali, non sia riuscita «a far virare il gestore Mauro Rizzan» che non ha chiaramente adempiuto agli obblighi di manutenzione dell’area. «Ho l’impressione» ha detto il sindaco «che in tutto questo ci sia qualcosa che mi sfugga».

Il sindaco ha ricordato il positivo incontro con gli Amici del Brich nel 2022 e la proposta di collaborare. «Siamo qui» ha proseguito il sindaco «per il futuro del Brich che rappresenta uno dei beni più preziosi del Biellese. Ritengo sia fondamentale che il consiglio si esprima su quali prospettive si intende dare a questo bene e noi siamo pronti a farcene carico». È poi intervenuta la vicesindaca Valeria Celli che ha ricordato come la tutela del Brich fosse già nel programma elettorale e come rientri compiutamente nel progetto del Comune “Abitare Zumaglia”.

L’assessore Paolo Gallo ha ribadito che la scelta del presidente dell’Unione Montana Davide Crovella di non essere presente costituiva, oltre che una mancata occasione di confronto, «un gesto irresponsabile e irrispettoso» e ha auspicato che si concerti il più presto possibile un nuovo incontro con l’Unione Montana. Ha poi preso la parola il capogruppo di minoranza Iuri Toniazzo.

Nel gruppo di minoranza sedeva anche il nuovo consigliere Sereno Rizzo, che ha sostituito il consigliere Renzo Quaglia che aveva rassegnato le dimissioni per ragioni personali. Toniazzo, proponendosi di far luce sulla vicenda «complessa e nebulosa del Brich», ha rilevato «l’atteggiamento pretestuoso e preoccupante dell’Unione Montana» anche in considerazione che deve esserci senz’altro qualche problema se i legali, incaricati dall’Unione Montana, uno dopo l’altro lasciano l’incarico.

Ha poi reso noto che, da uno studio redatto da esperti, la spesa annua per gestire il Brich «con parsimonia» si aggira su poco meno di 47mila euro e ha evidenziato che il Comune di Zumaglia, come ha dimostrato la sua capacità di recuperare fondi per diversi progetti, così sarà senz’altro in grado di farlo per il Brich. Sarebbe anche auspicabile che gli Amici del Brich, il cui apporto è prezioso, si costituissero in associazione. E si cercherà, senza ulteriori conflittualità, di convincere il gestore del Brich a lasciare l’incarico.

È quindi intervenuto ancora il sindaco rimarcando le preoccupanti «voci di corridoio» sul fatto che l’Unione non voglia accettare il contributo o che voglia vendere il Brich e ha rilevato che la non accettazione del contributo costituirebbe senz’altro «danno erariale» e che il contributo va accettato entro il termine della scadenza a fine maggio. Si è poi passati alla votazione unanime sulla volontà del Comune candidato a prendersi cura del Brich.

Nel concludere la sessione del consiglio comunale il sindaco ha rimarcato che il Brich costituisce una delle «priorità assolute del Comune in cui investire risorse, con azioni mirate e costanti». Si è poi dato spazio agli interventi del pubblico. Tra cui il sindaco di Ronco Celestino Lanza. «Dopo aver udito quante sono le realtà, in special modo associative, che hanno a cuore il Brich, anche noi faremo la nostra parte» ha detto Lanza.

La replica dell’Unione Montana

Non si è fatta attendere la replica dell’Unione Montana al consiglio comunale straordinario del 20 febbraio del Comune di Zumaglia sul Brich, nel quale il presidente dell’Unione Montana Davide Crovella, convocato per l’audizione, non si era presentato. Consiglio, in cui l’amministrazione comunale di Zumaglia ha votato all’unanimità la proposta di farsi carico della gestione del Brich.

Dal comunicato di Crovella emerge che, nella conferenza dei sindaci, la promessa di gestire il parco del Brich si è trasformata, in un impegno finanziario ad oggi, non formalizzato, prossimo solo al 20% della spesa manutentiva necessaria che si aggira sui 47mila euro.

Questa è stata la disponibilità del sindaco di Zumaglia Edoardo De Faveri, nella Conferenza dei Sindaci, che smentisce l’impegno a 360° di farsi carico del Brich espresso nella votazione all’unanimità nel consiglio del 20 febbraio.

«Ci aspettiamo che almeno venga formalizzato questo impegno finanziario, seppur minimo, rispetto alla promessa» dice Crovella «perché se entro il 15 marzo non avremo contezza di come sostenere la spesa manutentiva, risulterà ragionevolmente impossibile accedere e utilizzare le risorse regionali».

Ovvero: i 200mila euro che la Regione ha assegnato come contributo per la manutenzione del Brich. Nel comunicato si ricorda che le spese di progettazione per partecipare al bando dei 200mila euro, che ammontano alla somma di 5mila euro, era state pagate per metà dall’Unione Montana e dal Comune di Ronco, mentre il sindaco di Zumaglia si era dichiarato non disponibile.

L’Unione Montana rileva che uno dei requisiti che il bando prescrive è che, a fronte dell’erogazione del contributo il beneficiario (Unione Montana) debba farsi carico del corretto mantenimento dello stato del parco per i successivi 20 anni. Inoltre il bando riguarda solo una parte di area verde. Rimangono scoperti e quindi non oggetto di interventi il Castello, Cascina Alè e tutti gli annessi.

Il presidente ricorda che l’Unione Montana non gode di entrate tributarie, come i Comuni, ma sorregge la propria attività tramite tre “entrate” principali che derivano da trasferimento regionale per il Fondo della Montagna, quote associative dei Comuni facenti parte dell’Unione e i trasferimenti da fondi Ato.

Ora se i primi due sono appena sufficienti per soddisfare tutte le spese correnti dell’ente, il terzo, al netto di una quota del 10%, è vincolato a investimenti per effettuare interventi preventivi al dissesto idrogeologico nei 12 Comuni facenti parte dell’Unione. Sintomatico di questa difficoltà è stato il ricorso all’aumento delle quote associative dei Comuni del 2025; azione resasi obbligatoria per assicurare l’equilibrio nella gestione delle spese correnti. Inoltre l’Unione Montana ha già impegnato 52mila euro tra interventi di manutenzione straordinaria e attività legate alla gestione delle criticità del parco del Brich.

Per quanto riguarda il coinvolgimento degli stakeholder locali l’Unione Montana ha incontrato il Gal Montagne Biellesi, la Fondazione CrB e la Fondazione BIellezza per capire come individuare fondi utilizzabili per gestire il parco. Tutti gli attori interpellati hanno segnalato che non esistono bandi per la gestione manutentiva ordinaria pluriennale di qualsiasi tipo di bene pubblico, ma solo per interventi straordinari, vale a dire vengono finanziati interventi in conto capitale.

Tutti i bandi, Pnrr compreso, sottostanno a questa normativa e non ci sono scappatoie. «Per cui siamo aperti a qualunque proposta di valorizzazione futura della Riserva Naturale del Brich che sia economicamente sostenibile» conclude Crovella «ma ad ora non ne abbiamo ricevuta nemmeno una».

L’intervento del Circolo Tavo Burat

Sulla questione è intervenuto anche il Circolo Tavo Burat APS con un comunicato stampa. «Da anni seguiamo con preoccupazione le sorti del Brich» dice il presidente Ettore Macchieraldo «in particolare per i mancati interventi di manutenzione ordinaria del verde con conseguente chiusura della fruizione pubblica della riserva stessa, per motivi di sicurezza».

Prosegue Macchieraldo: «L’Unione Montana Vale Cervo, ente a cui è delegata ex lege la “Riserva naturale del Brich di Zumaglia”, ha un contenzioso per inadempienze con l’associazione Manifacture60 a cui era stato assegnato - con affidamento diretto - la gestione della riserva naturale. Da quanto appreso dai mezzi di informazione locale non è stata raggiunta alcuna soluzione nella lunga fase stragiudiziale e l’UMVC ha recentemente dato incarico ai legali di procedere in fase giudiziale per la risoluzione contrattuale. I tempi per addivenire a sentenza si prospettano lunghi e l’esito incerto».

Il Tavo Burat ripercorre le ultime tappe di aggiornamento: «Per fare minimo fronte alle urgenti necessità di messa in sicurezza l’UMVC ha affidato lavori di abbattimento di alcuni alberi pericolanti nel Comune di Zumaglia. Ha inoltre presentato istanza di partecipazione a un bando regionale ottenendo un finanziamento di 200.000 euro per la conduzione di interventi di manutenzione straordinaria del verde su una porzione della riserva naturale. L’UMVC ha sempre condizionato l’accettazione di tali fondi, e dunque l’avvio delle procedure per l’affidamento dei lavori, alla verifica della disponibilità delle risorse finanziarie necessarie a garantire nei successivi 20 anni la manutenzione ordinaria, i cui costi sono stimati in circa 48mila euro annui».

«La situazione è paradossale» prosegue sempre il comunicato. «L’UMVC dichiara di non avere la disponibilità di tali risorse ancorché sussistano doveri contrattuali per la conduzione della manutenzione ordinaria a carico dell’attuale gestore della riserva, Manifacture60. Già in passato la manutenzione ordinaria era stata affidata e assicurata ad altro gestore con positivo risultato e non è dunque da escludere che, pur in assenza di risorse proprie l’UMVC, possa provvedere in futuro alla manutenzione ordinaria del verde nell’ambito di contratti di concessione del bene, di nuovi affidamenti. Laddove invece la indisponibilità di risorse della UMVC e la difficoltà ad affidare a terzi la gestione del bene depongano per la necessità di sollevare l’UMVC dalla gestione della “Riserva naturale del Brich di Zumaglia” la Regione Piemonte si troverebbe in primis a dover affrontare sia il problema dell’identificazione del nuovo ente a cui affidarne la conduzione (con modifiche legislative) e della individuazione delle risorse finanziarie da assegnare, sia per interventi straordinari che ordinari».

Infine, le proposte per il futuro: «Il Circolo Tavo Burat ritiene necessario che siano trovate quantomeno le soluzioni intermedie affinché i lavori di manutenzione straordinaria di cui al bando regionale possano essere condotti dalla UMVC nei termini previsti, con l’avvio delle gare di appalto dei lavori entro giungo 2025. La verifica delle risorse finanziarie necessarie a garantire nei successivi 20 anni la manutenzione ordinaria (requisito del bando) deve essere condotta pragmaticamente, considerando la complessità del quadro sopra descritto, che non potrà essere risolto in tempi brevi. A tal fine suggerisce di ricercare un impegno economico congiunto e suddiviso tra gli enti pubblici maggiormente coinvolti (Regione Piemonte, UMVC, Comune di Zumaglia, Comune di Ronco Biellese ed anche Provincia di Biella, che ha competenze per la promozione turistica territoriale) per la durata di anni tre, periodo sufficiente per trovare, con adeguata progettazione, le soluzioni gestionali e finanziarie più idonee per il futuro del Brich. Confida che la presente istanza sia ben considerata e che i lavori di urgente manutenzione straordinaria di cui la riserva necessita possano al più presto essere avviati, anche per non aggravare una situazione già tragica ed evitare un incremento dei costi a fronte di ulteriori ritardi nell’avvio dei lavori».

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