Chiude la storica carrozzeria: «Non trovo manodopera»

Ernesto Merlo, il titolare, avrebbe voluto proseguire la sua attività, ma non riesce: «Mi spiace molto di non poter continuare ad avere un rapporto con i miei clienti»

Dopo una vita in carrozzeria, Ernesto Merlo ha deciso di chiudere la storica attività presente in via Milano 14 a Vigliano. A 76 anni, di cui 50 tra gli strumenti del mestiere, è stato costretto a dire basta perché non riesce più a trovare manodopera qualificata o, quanto meno, giovani che vogliano imparare il mestiere facendo anche qualche sacrificio. «Se li avessi trovati, probabilmente, saremmo andati avanti».

Ernesto Merlo è una vera e propria istituzione a Vigliano. Residente da sempre in paese, e priore a Santa Lucia nel 2022, è sposato e ha un figlio, Michele, che lavorerà con lui fino all’ultimo giorno prima dello stop. Già, perché mancano pochi dettagli e qualche auto ancora da sistemare e poi le saracinesche saranno abbassate per sempre. «Nel 2000 qui in azienda eravamo una dozzina» dice «poi con il tempo in quattro sono andati in pensione, di cui due di recente, e non siamo riusciti a sostituirli. In realtà qualche ragazzo è venuto a provare. Ma con poca voglia. Erano più concentrati a guardare tutto il giorno il telefono o a chiedere, attraverso i genitori, quanto si guadagnava. Lo sapete, il contratto da apprendista non prevede grandi cifre ma è comunque un buon punto di partenza che ti permette di apprendere il lavoro e capire se sarà quello che deciderai di fare in futuro. Invece ho visto poca disponibilità e questo mi dispiace». Dopo qualche anno di permanenza in uno stabile di via per Candelo, Merlo si è trasferito a Vigliano dove ha messo le basi per la sua attività di successo: apprezzato dai tanti clienti che lo hanno conosciuto, ci teneva a far sapere loro che non ci sarà più. «Voglio ringraziarli uno per uno» sottolinea con un po’ di commozione «perché ho sempre lavorato tanto e credo di essere stato ben voluto visto che ho cercato molto spesso di venire incontro alle loro problematiche. Oggi fare questo mestiere è sicuramente più difficile, le auto sono cambiate, di soldi ce ne sono sempre meno e la tecnologia la fa da padrone. É anche per questo che ci vuole una maggiore professionalità. Se potessi tornare indietro farei di nuovo questo lavoro, ma solo dall’inizio ai primi decenni».

Ernesto vorrebbe passare in secondo piano nell’articolo ma è impossibile non parlare di chi ha contribuito a fare un pizzico di storia viglianese: «Sono certo che, chiudendo ora, esco a testa alta» conclude «anche se amareggiato per non continuare ad avere un rapporto stretto con i miei clienti. E poi c’è mio figlio Michele. Lui è anche un’artista (in carrozzeria ci sono diverse sue opere, ndr) oltre ad essere molto preparato e disponibile in questo campo. Saprà farsi valere anche in altri contesti. Io d’ora in avanti, invece, mi riposerò un po’ di più».

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