Con “Dove” la guida di Biella

Presentata oggi al Museo Territorio la guida realizzata dal canale viaggi del Corriere della Sera

Una vera guida. A tutto tondo. Annunciata e in parte anticipata a Milano un paio di settimane fa, oggi è stata svelata ufficialmente in attesa che il 19 dicembre sia disponibile a tutti.

L’ha realizzata “Dove”, il canale viaggi del Corriere della Sera e già di per sé la firma dovrebbe bastare a dare autorevolezza ad un prodotto in cui la qualità ce l’ha messa sì chi l’ha pensata e fatta, ma, verrebbe da dire, soprattutto il nostro territorio.

Più di sei mesi di lavoro per i giornalisti che sul campo «hanno trovato grandi storie» per riprendere le parole della direttrice Simona Tedesco «e una disponibilità e apertura lontane dalla descrizione dei biellesi dal carattere chiuso». L’idea della guida è tutta dell’assessore al Turismo e all’Unesco Barbara Greggio che prima ha lavorato, soprattutto con il vice sindaco di Pesaro, per arrivare a finanziare la comunicazione Unesco, e poi ha creduto in una valorizzazione del territorio che passa attraverso prodotti capaci di diventare veri e propri veicoli. Per questo nel tardo pomeriggio di oggi nella sala conferenze del Museo del Territorio, davanti ad una platea numerosa e anche illustre, la più felice sembrava proprio lei, forte di un risultato raggiunto. Bello, interessante, lì da tenere in mano e da distribuire come biglietto da visita di un territorio del quale «essere orgogliosi» come ha spronato il sindaco Corradino nel suo saluto. «La parte fondamentale dobbiamo farla noi» ha aggiunto il primo cittadino in una intro chiara sul valore che deve avere la città.

«Si fatica sempre un po’ a far capire cosa è Unesco. Con questa guida abbiamo creato una connessione tra storia ed economia con i tratti turistici e di storia industriale». Già, “Dove” Biella, che sarà gratuita e sarà disponibile in tutte le sedi Atl del Piemonte ma anche a Oropa, è guida bella che fa scorrere la città attraverso arte e storia, cultura, eccellenze artigianali, natura da vivere e buona cucina. In tutto 124 pagine (con una derivazione digital grazie soprattutto ai podcast, ma non solo) e «abbiamo dovuto lasciare fuori molto» per riprendere le parole di Simona Tedesco che ha tracciato l’iter di lavoro del prodotto. La forza? «Trattare Biella esattamente come se fossimo a New York, o per noi esattamente allo stesso modo di come abbiamo realizzato la guida della Grande mela. È emerso molto da questo lavoro. Uno degli aspetti che voglio sottolineare è come Biella sia all’avanguardia nel turismo industriale, che sarà un vero e proprio trend nel 2024». Sempre la Tedesco: «Con l’assessore abbiamo lavorato molto intensamente e bene con l’intento di far emergere i tratti veri del territorio». Il risultato sembra raggiunto anche perché, sempre seguendo la direttrice: «Una concentrazione così alta di informazioni non credevo di trovarla. Biella mi ha stupito. Davvero. In positivo».

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