Coronavirus, restano in Niger 61 rifugiati vulnerabili

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È rientrato mercoledì dal Niger, Daniele Albanese. Referente biellese di Caritas, organizza a livello nazionale i corridoi umanitari che hanno portato in Italia centinaia di rifugiati. Quest’ultimo viaggio dalla capitale  Niamey a Roma però non ha avuto l’epilogo degli altri. A poche ore dalla partenza, lunedì, mentre il gruppo composto da 66 rifugiati, operatori umanitari e giornalisti si trovava in un campo di transito del progetto ETM, Emergency Transit Mechanism, la comunicazione da Roma: il corridoio che avrebbe portato i rifugiati a Fiumicino è sospeso per motivi precauzionali, a causa del Coronavirus. Possono rientrare in Italia solo gli operatori umanitari e i giornalisti.«È stata una decisione politica» commenta Daniele Albanese «perché non c’era ragione di credere che noi operatori non fossimo contagiati e invece i beneficiari del progetto avessero qualche probabilità di aver contratto il virus. Tutti erano stati sottoposti alle visite mediche richieste dal protocollo e avevano i requisiti per essere accolti in Italia».

L’articolo completo è su Il Biellese del 28 febbraio.

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