Domani il ricordo di Giuliano Fighera

Domani ricorre l’anniversario della scomparsa di Giuliano Fighera, morto a 62 anni il 14 febbraio di un anno fa.

Nel tardo pomeriggio di domani a Biella nella chiesa di San Paolo alle 18,30 ci sarà una messa a ricordo per volere dei familiari.

Questo è il nostro pensiero che gli dedichiamo.

L’abitudine la facciamo troppo spesso e in maniera troppo scontata a chi c’è. Ma è impossibile abituarsi al vuoto che lasciano le persone che non ci sono. Peggio che non ci sono più. Là dove, invece, ci sono sempre state, come un punto fermo. Dove anche niente è sufficiente a far fare loro capolino negli occhi e nella mente.

Perché andare a un appuntamento delle penne nere e trovarlo era naturale, perché vederlo, riconoscerlo, salutarlo tra la gente a una manifestazione, una inaugurazione, una presentazione era certezza. Dove c’era da fotografare, da documentare, da ricordare era lui ad esserci. E poca differenza faceva se li c’era per amicizia, per cortesia o per lavoro. Perché l’amicizia l’aveva con tutti, la cortesia per tutti e lavorare in fondo in una vita lo aveva fatto per tanti, un po’ per tutti e primo per se stesso.

Chi non lo conosceva lo avrebbe conosciuto: non poteva essere diversamente. Chi lo ha conosciuto non può fare altro che portarlo nella mente, nei ricordi, nei luoghi, come una vecchia foto, di quelle che si tengono gelosamente nel portafoglio e che non sbiadiscono mai. Una foto diversa dalle migliaia e migliaia che ha fatto lui, perché questa, di foto, è la sua. Unica, irripetibile.

E per sempre, perché un anno dalla morte è servito solo a dare una misura provvisoria a quanto l’abitudine alla mancanza di certe persone sia impossibile farla. E Giuliano Fighera, senza ombra di dubbio, era una di quelle. Che oggi ancora, non a caso, proviamo a scorgere tra la gente come un ricordo bello, di quelli da vivere per un attimo in silenzio. Giusto il tempo, almeno, di risentirne la voce da accompagnare a una fotografia.