Fratelli d’Italia, un incontro con Delmastro e Chiorino
 per discutere di lavoro e crisi

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Incontro di Fratelli d’Italia per discutere di lavoro e crisi con l’onorevole Andrea Delmastro e l’assessore Regionale al Lavoro Elena Chiorino
. Nella nota di Fdi si legge: «Lo spettro della pandemia e della crisi economica fanno da sfondo ad una condizione che rischia di cancellare intere filiere economiche e posti di lavoro, mettendo in ginocchio moltissime famiglie. L’occasione per fare il punto sulla situazione economica biellese con particolare attenzione al lavoro è stata la festa del primo maggio, festa del lavoro che in questo momento non c’è». L’iniziativa, organizzata da Cristiano Franceschini, segretario Provinciale di Fratelli d’Italia, si è svolta nei giorni scorsi presso la sede del partito a Biella: «Anche a Biella si osserva una tendenza alla crescita dell'area dell'inattività, ossia di persone che non possono lavorare o che non riescono a trovare un’occupazione. Sebbene in maniera inferiore alla media regionale – ha esordito il segretario nel suo discorso di apertura - la provincia di Biella si colloca al 45° posto (su 107 province italiane) per la disoccupazione totale e al 55° per quella tra i 15 e 29 anni: anche se le variazioni di occupazione e disoccupazione sono più contenute nel biellese rispetto ad altre province piemontesi, non dobbiamo abbassare la guardia e monitorare lo stato di salute del nostro tessuto imprenditoriale».Presente all’incontro anche l’assessore al lavoro Elena Chiorino che pone al centro dell’azione politica di Fratelli d’Italia in Regione  impresa, formazione, famiglia. «Sul fronte del lavoro, oltre ad una massiva e tempestiva azione di semplificazione ed alla riduzione del numero di aliquote, preoccupa il nuovo codice della crisi di impresa che, se entrerà in vigore a settembre come previsto, rischia di acuire ulteriormente la situazione delle nostre imprese, in alcuni casi già oggi stremate. Bisogna ripartire - ha detto Chiorino – considerando in ogni azione un concetto fondamentale: non si può ragionare a compartimenti stagni come ben ci ha dimostrato la politica miope dei codici Ateco: serve il coraggio di mettere in campo una visione strutturale di lungo periodo». Nel corso dell’incontro è emersa la convinzione di Fratelli d’Italia di quanto sia necessario garantire quell’iniezione di liquidità a supporto delle nostre imprese sia per il sostegno all’occupazione, ma soprattutto per salvarle da acquisizione predatorie estere o, addirittura e come segnalato in termini inquietanti dalla DIA, da parte della criminalità organizzata che dispone di ingente liquidità. Allo stesso modo è emersa lanecessità di intervenire con urgenza a tutela dei lavoratori autonomi, partite iva e professionisti, sprovvisti di qualsivoglia paracadute sociale e abbandonati a se stessi dal Governo.Elena Chiorino ha ricordato, nell’esercizio delle sue deleghe, l’importanza conferita ad un nuovo modello di formazione: «Su questo fronte stiamo sviluppando il progetto Academy, centrale per l'incrocio fra domanda e offerta, quindi per rilancio occupazionale, ma anche per il rilancio della produttività e per il riacquisto della centralità di quelle che sono le vocazioni produttive di ciascun territorio: tessile e green jobs per il biellese. Va superato l'assistenzialismo da reddito di cittadinanza, che passando dalla fase emergenziale al rilancio deve essere sostituito da un forte investimento in politiche attive del lavoro. Va data centralità alla formazione continua, in passato erroneamente ritenuta un costo che poteva essere tagliato, e devono essere potenziati i servizi alla famiglia, come gli asili nido, per sostenere l'occupazione femminile».Focus sulla decrescita demografica e la necessità di servizi alla famiglia: «I figli non possono essere beni di lusso, ma deve essere chiaro che sono una risorsa per la nostra Nazione». Fratelli d’Italia, su questo, ha ribadito la necessità di un piano nazionale di supporto alla natalità, diversamente dal Governo che nel Def ha improvvisamente precisato di voler affrontare il problema dell’inverno demografico aumentando di 1/3 il flusso dei migranti e quindi configurando la “sostituzione etnica programmata». Necessario cambiare il rapporto fra cittadino e Stato: poiché oggi la percezione di uno “Stato amico” non c’è. «I cittadini non sono sudditi – ha concluso Chiorino - c’è l’esigenza di un chiaro segnale di attenzione all’economia reale e alle nostre famiglie che di certo non passa dall’emissione dei 35 milioni di cartelle esattoriali, prevista a partire dal mese di giugno, che risulterebbe, a tutti gli effetti, un’ulteriore aggravio della situazione di cittadini e imprese».L’onorevole Andrea Delmastro ha espresso la propria soddisfazione nei confronti di un movimento che «onora il primo maggio parlando di lavoro, di tutela delle partite iva, di tutela della produzione nazionale e dell’occupazione. Quanta orgogliosa distanza da una sinistra che si è trasformata, come proconizzò Del Noce, in partito radicale di massa, facendo transitare la rivoluzione dalle fabbriche alle camere da letto: mentre al sinistra si sdilinguisce per un milionario imprenditore di se stesso ed elegge Fedez a suo campione, balbettando solo più in ordine ai diritti della sessualità come se fossero fatti pubblici e non intimi e privati – ha concluso il parlamentare biellese - noi il primo maggio lo festeggiamo approfondendo le tematiche del lavoro, immaginando le condizioni future per contrastare la desertificazione industriale e difende la produzione e l’occupazione».

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