
(Foto di Foto di Francesco Margutti / Photomovie)
Intervista a Francesco Giachino
Umiltà, passione, curiosità, voglia di scoprire ogni giorno una ricetta nuova. Mettendo a nudo i propri limiti, ma senza mai smettere di sognare in grande.
Sono le doti che ha dimostrato di avere Francesco Giachino, studente di moda con la passione per la cucina e la pasticceria. Nato a Biella, è uno dei 14 pasticcieri amatoriali che hanno conquistato l’ambitissimo grembiule grigio, traguardo che gli ha spalancato le porte del tendone che ospita l’edizione 2024 di “Bake off Italia, Dolci in forno”. È il programma in onda ogni venerdì alle 21.30 su Real Time canale 31. Nella prima puntata, trasmessa venerdì 6 settembre, Francesco ha conquistato i giudici con la torta “Questo sono io”. L’investura ufficiale è arrivata da Ernst Knam, il noto pasticciere tedesco naturalizzato italiano, che dal 2013 è uno dei giudici di Bake Off. «Hai talento e hai scelto la strada giusta. Ma il talento da solo non basta, bisogna anche lavorare molto...» è la frase rivolta da Knam al giovane pasticciere biellese. Lo abbiamo intervistato negli scorsi giorni cercando di capire qualcosa in più sulla sua vita e sulle sue passioni.
Fin da piccolino sono sempre stato attratto dal cibo e dal mondo culinario in generale. La mia passione per la cucina, o meglio dire per la pasticceria, è subentrata nel periodo delle scuole medie, quando per la prima volta feci una semplice torta al cioccolato, niente di più. All’età di 19 anni poi, per la prima volta, decisi di realizzare una torta moderna, la mia prima torta moderna. In quel momento capii che la pasticceria sarebbe stata la mia strada che avrei dovuto e voluto percorrere per essere felice.
Sono un ragazzo che ama l’arte e la creatività, non riuscirei mai a fare un lavoro monotono. La moda, come la pasticceria, in qualche modo mi dava la possibilità di raccontare la mia persona e di spaziare con la creatività. Dopo un anno di università ho deciso di seguire la mia strada e fare quello che veramente mi rende felice.
Mamma e papà pensano che il lavoro del pasticciere sia stressante e complicato. In effetti è così, perché ti costringe a rinunciare a molte cose, alle feste, ai sabati e alle domeniche. Però, come ogni lavoro, non è un peso se davvero piace lo si fa volentieri. Quest’anno vorrei frequentare un corso di pasticceria moderna, cercando al tempo stesso di iniziare a lavorare nel magico mondo della pasticceria. Sogno di aprire un laboratorio tutto mia, magari specializzandomi in preparazioni vegane e senza glutine.
Essere felice. Mi piace rivisitare in chiave moderna i dolci della tradizione, sperimentare ingredienti nuovi. L’idea di fare felici le persone mi dà molta soddisfazione, mi rende orgoglioso. So che la strada che ho davanti è ancora lunga e che non si smette mai di imparare. Sono giovane e devo ancora studiare tanto per arrivare al mio ideale di pasticceria, ma ci credo e farò di tutto per riuscirci.
Mi piacciono molto le creazioni di Cedrit Grolet e quelle di Philippe Conticini.
Uno dei dolci che amo più fare e che posso considerare un mio “cavallo di battaglia” è la mia torta moderna “Pistacchio e lampone”: Una torta moderna con base di frangipane al pistacchio, bavarese al pistacchio di Bronte, gelée ai lamponi, glassa specchio al pistacchio e lamponi freschi con spunte di cremoso al lampone decorata con un giro torta in cioccolato bianco e pistacchi tostati.
Nella vita è molto bello sognare e avere un obbiettivo. Se posso dare un consiglio ai miei coetanei è: credete nei vostri sogni e mettetevi in gioco, non abbiate paura dei giudizi degli altri e continuate a fare ciò che amate. La passione è il motore di tutto.
Sentire questa frase, detta da uno dei più grandi pasticcieri d’Italia, è stato davvero emozionante perché mi ha dato la conferma di quello che nella vita vorrò fare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA