Le associazioni territoriali rompono con la Giunta comunale su Biella Città Creativa Unesco

I partner territoriali di Biella Città Creativa Unesco abbandonano l’amministrazione comunale. Si legge infatti in un comunicato: «In considerazione delle decisioni unilaterali del Comune di Biella, i soci dell’Associazione Biella Città creativa Unesco: Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Unione Industriale di Biella, Fondazione BIellezza, Confartigianato Biella, Cna Biella, ritengono non più necessaria la loro funzione all’interno dell’Associazione e rassegnano le dimissioni. Si augura che le azioni di implementazione del riconoscimento Unesco possano procedere sviluppando tutte le relative potenzialità per il territorio».

Restano nell'associazione solo due altri soci, la Camera di commercio e il Centro Rete, che con ogni probabilità seguiranno la stessa strada nei prossimi giorni.

I rapporti tra il Comune e i partner erano andati deteriorandosi progressivamente. Alla giunta di Palazzo oropa veniva rimproverato un atteggiamento troppo burocratico nella gestione delle attività legate al rinoscimento internazionale, oltre a una scarsa progettualità. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, probabilmente è stata la designazione del nuovo “Focal Point”, al posto del dirigente del Comune Mauro Donini, scomparso prematuramente di recente. I capigruppo di maggioranza del centrodestra hanno voluto procedere, in accordo con il sindaco, indicando l’assessore che si occupa di questa delega, Barbara Greggio. Questa scelta, non discussa con i partner, è stata quasi certamente una delle «decisioni unilaterali» di cui si parla nel comunicato.

Critiche durissime all’operato del sindaco e dell’amministrazione in questa partita arrivano dalle minoranza del pd e di Biella al Centro, che stigmatizzano quello che considerano l’ennesimo fallimento della giunta Corradino.


Il sindaco, però non si scompone: «Non mi stupisce, anzi posso dire che già da tempo avevo in animo io stesso di sciogliere l’associazione. Parliamo di una sovrastruttura rivelatasi non produttiva, anzi un’inutile complicazione per tutti. Quindi verrà sciolta al più presto e troveremo altre forme per promuovere il titolo Unesco di Biella».

Anche l’assessore delegata Barbara Greggio non sembra farne un dramma: «L’associazione aveva una sua ragione d’essere durante il percorso che ha portato alla candidatura. Poi una volta ottenuto il titolo, questo è stato assegnato alla Città di Biella ed è la città che deve quindi adempiere ai molti obblighi che sorgono strada facendo. E lo deve fare nel rispetto delle norme che coinvolgono tutti i passaggi della pubblica amministrazione. Certo, in questo modo la “palla” resterà sempre in mano al Comune. I dossier procederanno come prima, senza alcun problema.Coinvolgerò sui diversi temi gli stakeholder del territorio. Facciamo un esempio: parliamo di acqua come è accaduto qualche settimana fa? Lo facciamo con Cordar. Il dossier riguarda invece l’arte?, coinvolgeremo Cittadellarte. Oppure riguarda l’artigianato, sentiremo le associazioni di categoria. Il gruppo di lavoro sarà coinvolto a seconda delle tematiche che emergono di volta in volta».

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