Biella, in un centro massaggi orientale: si fingono finanzieri per non pagare e poi rubano l'incasso

Che volessero ottenere un massaggio o qualche altra prestazione gratis o che volessero invece semplicemente impadronirsi dell’incasso del centro estetico è un punto che resta da chiarire. La certezza è che due biellesi, un 27enne e un 52enne, sabato sono stati arrestati con la grave accusa di rapina in concorso. L’arresto è scattato poco dopo che i due erano usciti dall’esercizio con la borsa della titolare. I due sono comparsi ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari con i loro avvocati. Uno in particolare, il più giovane, avrebbe cercato di giustificarsi dichiarando che nelle loro intenzioni avrebbero semplicemente voluto fare uno scherzo. I due devono rispondere in concorso dell’accusa di rapina, anche se le posizioni sarebbero ben distinte: decisamente più sfumata  quella  del 52enne difeso dall’avvocato Sergio Gronda.
L’autore materiale della rapina è in- fatti il più giovane, difeso dall’avvocato Marco Romanello. A lui è contestata anche l’accusa di essersi presentato come appartenente alle Forze dell’ordine. Secondo una prima ricostruzione dei fatti i due, entrambi con qualche pendenza con la giustizia, sabato pomeriggio si presentano nel centro estetico che si trova in una via piuttosto trafficata del quartiere San Paolo a Biella. Nel centro ci sarebbe stato un cliente; loro aspettano che esca e poi con una delle ragazze che vi lavora iniziano a chiacchierare. Il più giovane, che è anche il più baldanzoso, si presenta come un finanziere  e  chiede se la giovane massaggiatrice di origini asiatiche abbia i documenti in regola, in particolare il permesso di soggiorno. Stratagemma questo per mettere in difficoltà la giovane donna e provare ad ottenere così una prestazione gratuita. I piani però non vanno come sperato. interviene infatti una donna più anziana, la titolare. Questa si insospettisce e chiede di vedere il tesserino. A quel punto il 52enne, capito che la situazione avrebbe potuto sfuggire di mano, esce in strada mentre tra il 27enne e la titolare sarebbe scoppiata un’accesa discussione. Alla fine il giovane, impadronitosi della borsa, cerca di fuggire. La derubata prova a riacciuffarlo e a trattenerlo per recuperare la refurtiva. Viene però strattonata in malo modo finendo a terra.
Uscito in strada anche il 27enne lancia la borsa al conoscente che però, fiutati i guai in arrivo, non la racco- glie e cercando di passare inosservato si dirige verso casa.
Anche il più giovane a quel punto cerca di far perdere le proprie tracce mentre la borsetta viene recuperata da conoscente della titolare del centro corso dietro al ladro.
Il fatto viene subito segnalato al numero unico di emergenza. Intervengono i poliziotti  della  Squadra Volanti che sulla base delle testimonianze raccolte e sulle descrizioni rese dalla vittima dei due malintenzionati riescono immediatamente a dar loro un nome. I due soggetti vengono così fermati sotto le loro rispettive abitazioni.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Biella, sono ora condotte dagli agenti della Squadra Mobile. Nell’udienza di ieri mattina il Gip ha convalidato gli arresti ma ha anche accolto le richieste delle difese. Per il più giovane il giudice ha deciso la misura dei domiciliari con braccialetto elettronico e possibilità di recarsi al lavoro, mentre per il 52enne l’obbligo di firma giornaliero alla polizia giudiziaria.

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