
Cronaca Locale / Elvo
Giovedì 16 Ottobre 2025
Provocò incendio a Mongrando: individuato un 63enne
Al termine di una lunga e precisa attività d’indagine dei carabineri forestali di Sordevolo
L’attività investigativa dei carabinieri ha permesso di identificare un agricoltore locale, già noto per il suo desiderio di espandere le aree di sfalcio a danno del bosco protetto.
Un plauso va ai carabinieri forestali di Sordevolo per l’operazione che ha portato all’identificazione del presunto autore dell’incendio boschivo divampato nella mattinata di lunedì 12 agosto 2025 a Mongrando, in via Mombarone.
L’allarme, scattato grazie alla pronta segnalazione degli Aib (Anti incendi boschivi) di Biella, ha subito messo in luce la natura dolosa del gesto. I militari, giunti sul posto, hanno riscontrato inequivocabilmente la presenza di almeno due punti di innesco per accensione diretta, confermando l’intenzionalità della condotta criminale.
La rapidità delle indagini è stata cruciale. I carabinieri forestali hanno immediatamente acquisito e analizzato le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza della zona. L’analisi scrupolosa dei transiti ha permesso di circoscrivere e identificare i soggetti presenti nell’area nei momenti compatibili con l’accensione dell’incendio.
Le verifiche incrociate, unite alle sommarie informazioni acquisite, hanno portato a stringere il cerchio attorno a un nome di un agricoltore di 63 anni e proprietario dei campi limitrofi da cui il fuoco ha avuto origine.
Le risultanze investigative hanno rivelato che l’uomo aveva manifestato in passato una chiara e reiterata volontà di limitare l’avanzamento dell’area boschiva a favore dei terreni di sua proprietà destinati allo sfalcio pensando che, l’espansione delle aree di sfalcio gli avrebbe consentito la percezione di maggiori contributi agricoli.
L’incendio, commesso in area protetta, si configura dunque come un crimine ambientale motivato da un indebito tornaconto economico.
I carabinieri forestali di Sordevolo hanno così dimostrato una straordinaria efficacia nel tutelare il patrimonio boschivo e la legalità, assicurando alla giustizia il presunto responsabile. L’operazione sottolinea, ancora una volta, l’impegno costante delle forze dell’ordine contro i reati ambientali.
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