Sequestrate un’area di oltre 16mila metri quadrati e 16 tonnellate di rifiuti di amianto

Operazione della Guardia di finanza a Villanova in un’area privata

Nel corso degli ordinari servizi di controllo economico del territorio, una pattuglia della Guardia di finanza di Biella ha notato un’area privata, a Villanova Biellese, caratterizzata dalla presenza di diversi capannoni ad uso agricolo in evidente stato di abbandono, le cui coperture erano parzialmente divelte, e alcuni cumuli di materiale edile deteriorato.

La collaborazione del personale dell’Arpa Piemonte ha consentito di fare emergere, dagli accertamenti subito svolti, che il materiale era costituito da lastre, sfaldate e rotte in più parti, in fibrocemento. Che contenevano amianto, come anche le residue coperture dei capannoni.

Con l’ausilio di un’autoscala messa a disposizione dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Biella è stato verificato che le coperture, crollate in più punti, non erano integre e quindi anch’esse erano assimilabili a rifiuti speciali pericolosi che avrebbero dovuto essere rimossi e smaltiti a norma di legge.

Pertanto, dopo aver sentito il pubblico ministero della Procura della Repubblica, l’intera superficie contaminata, di estensione pari a circa 16.800 metri quadrati, e le 1.100 lastre in amianto, del peso complessivo stimato di 16 tonnellate, sono state sequestrate, con conseguente denuncia del proprietario dell’area per deposito incontrollato di rifiuti pericolosi

Il gip del tribunale di Biella, confermando la sussistenza di gravi indizi della commissione dei reati ambientali ipotizzati dalle Fiamme gialle e dall’Arpa, ha emesso uno specifico provvedimento di sequestro preventivo dell’area e del materiale in fibrocemento contenuto.

Nel precisare che il relativo procedimento penale è attualmente pendente nella fase delle indagini preliminari e che l’effettiva responsabilità della persona indagata, in uno con la fondatezza dell’ipotesi d’accusa, sarà vagliata nel corso delle successive fasi processuali, si evidenzia che l’operazione, stante la funzione concorsuale nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale alla Guardia di finanza, rientra tra le attività quotidianamente sviluppate dal corpo a tutela della collettività e dei beni comuni, attese le evidenti conseguenze, in termini di inquinamento e di salute per i cittadini, che derivano dal mancato rispetto delle regole in materia di corretta gestione dei rifiuti.

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