
( foto andrea taglier)
La mostra evento Attraverso le fotografie si scopre l’universo umano del grande fotografo delle terre “altre”
La notizia era nell’aria, ma la conferma è arrivata solo ieri. Steve McCurry, il grande fotografo, celebre per i suo reportage, per i suoi ritratti ed i paesaggi che hanno raccontato le terre alte e lontane , quelle che con un’espressione cara al Papa si possono definire le periferie del mondo, nato a Filadelfia 74 anni fa, verrà a Biella. La data è stata fissata ed è il 20 febbraio.
A dare la notizia è stata Biba Giacchetti la curatrice della bellissima mostra inaugurata ieri nelle sale del polo culturale del Piazzo (Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero).
Considerato uno dei più importanti fotografi contemporanei McCurry potrà conoscere la realtà biellese dove la fotografia, fin dalla sua nascita nella seconda metà dell’800, è un’arte che affascinato più generazioni. Da quel Giuseppe Venanzio Sella (1823-1876), autore del primo manuale di fotografia - Il plico del fotografo -, fratello di Quintino e padre di Vittorio Sella, considerato tra i pioniere della fotografia di montagna e di esplorazione. Ma non ci sono solo i Sella. C’è pure Vittorio Besso a cui nei prossimi mesi la Fondazione CrB dedicherà una mostra nello Spazio Cultura di via XX Settembre. E c’è pure Mario Piacenza che già dimostra un interesse etnografico a cui sembra quasi ispirarsi McCurry.
Quella che è stata inagurata ieri e che sarà visitabile fino al 18 maggio, non può essere definita solo una come una mostra. È di più, è un progetto davvero ambizioso che sarà capace di portare a Biella migliaia di visitatori da ogni parte d’Italia e non solo. Fortemente voluta dalla Fondazione CrB, il suo presidente Michele Colombo, ha espresso il desiderio che possa davvero essere sentita come un progetto del territorio per il territorio. «Deve essere occasione di crescita per la comunità».
Entrando a visitare la mostra - 128 scatti allestiti a Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero, raccolti in due sezioni: nella prima, le fotografie realizzate nelle cosiddette “Terre Alte”, le Uplands, Tibet all’Afghanistan, dalla Mongolia al Giappone, dall’Etiopia alla Birmania, dal Nepal al Brasile; nella seconda, le foto più rappresentative di McCurry - le Icons: tra queste, ilfamoso ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, scattato del 1984 in un campo profughi di Peshawar, che ritrae Sharbat Gula - l’effetto è davvero immersivo.
Il progetto espositivo, a cura di Biba Giacchetti, racconta l’essenza incontrastata delle montagne, la vita che oscilla tra pericolo e risorsa, i luoghi distanti accomunati da una struggente bellezza; e poi porta il visitatore tra i ritratti dei guerriglieri afgani, dei pastori tibetani, delle tribù africane e dei volti assorti delle giovani donne in terre lontane e sconfinate.
Una mostra evento resa possibile attraverso la collaborazione con i professionisti di Creation con il contributo oltre che dalla Fondazione CrB, del Comune di Biella e di partner come la Cassa di Risparmio di Biella e Banca d’Asti.
Segno che Biella inizia a lavorare bene nel settore cultura e mostre sono le parole di Umberto Pastore, Amministratore delegato di Creation, «La possibilità di allestire questa mostra nei due magnifici palazzi di Gromo Losa e Ferrero segna un ulteriore passo in avanti per posizionare Biella come sede di mostre internazionali di grande prestigio. Questa iniziativa offrirà al pubblico un’esperienza unica attraverso le straordinarie immagini del fotografo statunitense, contribuendo alla valorizzazione del territorio e alla crescita culturale della comunità».
Una particolare attenzione sarà riservata agli studenti. Già 3200 le visite prenotate. E per le scuole l’accesso sarà gratuito. Fino a maggio ci saranno inoltre tante iniziative collaterali con laboratori e incontri.
Sul sito www.comunitacreativa-biella.it che ospita tutte le attività della campagna Biella Comunità Creativa c’è la possibilità di partecipare al sondaggio sulla creatività e avere il biglietto di ingresso ridotto alla mostra.
Info: Mercoledì e giovedì 15.00-19.00Venerdì, sabato e domenica 10.00-19.00
Per un ricordo della mostrra resta imprescindibile il bel catalogo pubblicato da Creation.
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