
Economia & Società
Sabato 20 Settembre 2025
Alleanza contro
l’ultra fast fashion,
l’Europa si muove
Confindustria Moda. Sburlati a Prèmier Visioncon Euratex, Ufimh e Uit
A Première Vision, il presidente di Confindustria Moda Luca Sburlati, ha firmato, con Euratex e le principali federazioni europee del tessile e dell’abbigliamento, una dichiarazione congiunta contro l’ultra fast-fashion. L’iniziativa, promossa dalle associazioni francesi Ufimh e Uit, segna un fronte comune a livello europeo per difendere il settore, i lavoratori e i consumatori dagli effetti distorsivi di un modello economico insostenibile.
«Con questa firma» spiega Sburlati «chiediamo una reazione immediata per la definizione di regole chiare e controlli efficaci per contrastare un modello che mette a rischio la competitività, l’occupazione e la sostenibilità delle nostre imprese, della filiera e dei nostri brand. La moda, italiana ed europea, deve continuare a rappresentare un punto di riferimento per qualità, trasparenza e responsabilità, offrendo un’alternativa concreta al fast fashion, che ha modelli spesso insostenibili e impatti ambientali devastanti. In questa sfida, sono convinto che sia fondamentale anche il ruolo del commercio e dei consumatori, che devono essere informati in modo corretto e trasparente, contrastando con fermezza fenomeni di distorsione e falsa comunicazione diffusi sui social network. Ogni giorno milioni di pacchi entrano in Italia senza pagare dazi, senza controlli doganali e senza verifiche sul rispetto delle normative ambientali e dei requisiti di produzione. Nei soli primi 6 mesi dell’anno, nel comparto Tessile-Abbigliamento, l’import dalla Cina è aumentato del 18%, un numero che si commenta da solo. È una situazione che non possiamo più tollerare: servono scelte immediate e urgenti per ristabilire regole eque e proteggere il nostro settore, il secondo per export nel nostro Paese».
Il quadro dimostra quanto sia urgente e non più rinviabile anche una comunicazione chiara, capace di sensibilizzare i consumatori verso acquisti più consapevoli che, in un Paese con oltre 600mila addetti nel settore moda.
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