Cna Biella: «Per le imprese tempi certi e regole chiare»

Bilancio di fine anno Il presidente Andrea Valentini e la direttrice Valentina Gusella: il punto sulle iniziative del 2025 pensando al futuro

«Il 2025 per Cna Biella è stato un anno di cambiamento che ha visto il passaggio a una nuova fase politica con il rinnovo degli organismi dirigenti e l’avvio di un percorso che punta a rafforzare ulteriormente il ruolo dell’associazione come punto di riferimento per il mondo dell’artigianato e delle micro e piccole imprese biellesi»: il presidente e dell’associazione Andrea Valentini e la direttrice Valentina Gusella ripercorrono le tappe più importanti dell’anno e fanno il punto su iniziative e progetti.

L’anno che si sta chiudendo ha visto Cna impegnata su tanti fronti: siete soddisfatti?

Il 2025 è stato per noi un anno di transizione, ma anche di rilancio. Abbiamo costruito una nuova squadra con l’obiettivo di essere ancora più ramificati sul territorio, più rappresentativi delle esigenze delle nostre imprese e più incisivi nel dialogo con le istituzioni. La fiducia ricevuta è un punto di partenza per affrontare con determinazione le sfide che ci attendono nel 2026. Nonostante l’intensa stagione di assemblee, il 2025 è stato anche un anno di grande presenza pubblica per Cna Biella. In particolare ricordiamo la promozione dell’artigianato artistico con Fatti ad Arte, Biella Gioca in Giro un format che coniuga le necessità del commercio cittadino con le esigenze di famiglie e bambini che sperimentano giochi e sport rivitalizzando alcune aree della città, l’incontro tra imprese e giovani con Wooooow, il dialogo e la valorizzazione delle esperienze imprenditoriali femminili con Liberalamente, il business speed-date Eat to meet, e la partecipazione a Bolle di Malto.

Cna Biella non si è quindi limitata a esercitare il suo ruolo di rappresentanza.

Abbiamo attivato relazioni nuove, rafforzato connessioni esistenti e generato opportunità concrete per chi ogni giorno lavora, investe e sceglie di restare sul territorio. Cna oggi è una rete viva fatta di persone, competenze e storie imprenditoriali che meritano di essere ascoltate e raccontate. La nostra forza sta nella ricerca continua di opportunità per i nostri associati e per il territorio mettendo sempre al centro la qualità del fare. Questo è il modello Cna Biella che vogliamo portare avanti anche nel 2026.

Non mancano però le criticità strutturali che continuano a gravare sul mondo produttivo locale.

Il primo problema è legato al peso eccessivo della burocrazia e dalle difficoltà di accesso al credito per le micro e piccole imprese. Il riferimento è all’Osservatorio sulla burocrazia di Cna, presentato a marzo 2025, che ha stimato in oltre 149 milioni di euro l’impatto annuo degli adempimenti burocratici sulle imprese del Biellese, e in oltre 7 miliardi il risparmio potenziale su scala nazionale se venissero attuate le 100 proposte di semplificazione elaborate dalla Confederazione, a costo zero per lo Stato.

Cosa chiedono le imprese?

Non vogliono scorciatoie ma tempi certi, regole chiare, norme comprensibili. Il nostro compito è quello di continuare a fare pressione affinché il sistema pubblico non ostacoli chi produce, ma diventi finalmente alleato del lavoro e dell’impresa.

Per far crescere Biella serve un cambio di passo...

Cna Biella conferma la propria visione: essere un punto di riferimento solido, propositivo e innovativo per tutte le imprese del territorio con l’obiettivo di costruire ponti tra generazioni, settori e territori, sostenere chi ha il coraggio di fare impresa e valorizzare chi, ogni giorno, contribuisce a tenere vivo il tessuto economico e sociale del Biellese. Auspichiamo che il 2026 possa rappresentare l’anno in cui si apra in modo concreto il confronto sulla revisione della Legge Quadro dell’Artigianato: una norma ferma da oltre trent’anni, che oggi risulta sempre meno aderente alla realtà economica e produttiva del Paese. In questo percorso è fondamentale che le organizzazioni imprenditoriali con radici profonde nel mondo dell’artigianato siano pienamente coinvolte e messe nelle condizioni di offrire un contributo diretto, affinché la riforma sia realmente efficace, rappresentativa e calzante rispetto alle esigenze delle imprese di oggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA