
Economia & Società / Biella
Venerdì 25 Luglio 2025
Crisi Carrefour: timore per i lavoratori di Docks Iper a Vigliano
I supermercati del marchio francese saranno venduti al gruppo italiano NewPrinces
La crisi di Carrefour preoccupa anche il Biellese. Il gruppo ha annunciato, nei giorni scorsi, l’intenzione di lasciare l’Italia mettendo a rischio ben 10mila lavoratori e lavoratrici italiane, oltre ad una rete di altri 14mila lavoratori tra franchising e appalti.
«Abbiamo immediatamente organizzato delle assemblee con i lavoratori di Docks Iper a Vigliano Biellese, che fa parte del gruppo Carrefour» spiega Stefano Martinotti, segretario generale della Filcams/Cgil. «C’è preoccupazione per molti posti di lavoro che, alla luce delle notizie nazionali, vanno garantiti e tutelati. Siamo in contatto con le segreterie nazionali per seguire la vicenda in tutti i suoi sviluppi nazionali, regionali e provinciali. L’ennesima crisi di un colosso della grande distribuzione, pone legittime domande sulle strategie di sviluppo economico del nostro territorio, con continue aperture di centri commerciali».
Spiegano dalla Cisl: «Il soggetto industriale individuato per il passaggio è il gruppo New Princes, attivo nella produzione e distribuzione nel settore agroalimentare, in particolare nella filiera lattiero-casearia. La notizia rappresenta un passaggio estremamente rilevante, con risvolti potenzialmente critici per le migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti». E aggiungono: «Di fronte a uno scenario così delicato, il nostro impegno – condiviso con le altre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nel settore – è già stato orientato verso, l’apertura immediata di un confronto istituzionale a livello ministeriale per esaminare le prospettive industriali dell’operazione e la richiesta formale di un incontro con la nuova proprietà per verificare le intenzioni strategiche rispetto alla continuità produttiva e occupazionale, intimando al rispetto delle tutele contrattuali e occupazionali previste dalle norme vigenti e dalla contrattazione collettiva».
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno sollecitato in maniera unitaria un confronto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per tutelare l’occupazione e verificare il piano di rilancio dell’azienda.
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