Destinazione Biella Crescono gli arrivi
e i pernottamenti

I dati dell’Osservatorio Rispetto al 2022 i flussi sono aumentati meglio che in tutto il Piemonte. L’exploit nel periodo estivo fra giugno e agosto

Torna la villeggiatura sulle colline ai piedi del Mucrone. La “destinazione Biellese” rispetto al 2022 ha incrementato la percentuale degli italiani che conoscono o hanno visitato il territorio passando dal 43 al 55 per cento; ha migliorato il livello di conoscenza e frequentazione dei suoi principali siti-attrattori e malgrado rappresenti circa il 2 per cento dei movimenti turistici regionali, il territorio ha registrato nel 2023 oltre 100.000 arrivi e più di 216.000 pernottamenti.

Rispetto al 2022, i flussi sono aumentati del 15,8 per cento negli arrivi e del 14,7 per

cento nelle presenze attestando così una crescita superiore a quella dell’intero comprensorio delle Terre dell’Alto Piemonte supervisionato dall’Atl (+14,5 per cento negli arrivi e +13 nelle presenze) nonché a quella del totale regionale (+10,5 per cento negli arrivi e +7,9 nei pernottamenti). Nella provincia laniera, inoltre, la quota di pernottamenti dall’estero risulta pari al 33,7 per cento (per le Terre dell’Alto Piemonte è del 32,2 mentre per il Piemonte sale al 54,4).

I dati sono quelli forniti dall’Osservatorio turistico, che vede fra i partner Camera di Commercio, l’agenzia Visit Piemonte, l’Atl e Fondazione Biellezza, e testimoniano come tutto il settore dia positivi segnali di incremento.

Per esempio nel periodo estivo dello scorso anno (giugno-luglio-agosto), il Biellese ha segnato un +60 per cento negli arrivi e +46,3 nei pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2019; una crescita percentuale superiore rispetto a quella regionale che risulta pari a +12,3 per gli arrivi e +11 per le presenze.

«Questi risultati premiano il lavoro di squadra che è stato fatto in questi anni» commenta il presidente della Pro loco di Biella Christian Clarizio. «Abbiamo numeri piccoli, è vero, ma anche la maggiore crescita in prospettiva su tutta la regione. Atl, Pro loco, le Fondazioni Crb e Biellezza in sinergia ci hanno permesso di posizionare sempre meglio il Biellese. Chi viene qui cerca relax, verde, spazi per attività outdoor, giornate che diano buone sensazioni ed emozioni. Le mostre, gli eventi sportivi hanno poi aiutato a farci conoscere meglio e, non i ultimo, la campagna pubblicitaria e il brand di Naturalmente Biella sono ormai fortemente riconoscibili. Sono lo specchio della nostra autenticità. Quest’anno ci sarà il Giro d’Italia e il prossimo l’Adunata degli Alpini che attireranno nuovi visitatori. La parte business su settimana innegabilmente funziona ma i weekend sono la meta nuova che il turismo slow sta scoprendo».

Rispetto all’estate del 2022, l’Osservatorio conferma l’aumento dei movimenti con un +9,5 per cento e anche in questo caso, la crescita è superiore rispetto a quella del Piemonte, dove si registra un +3,4 per cento nelle presenze e dove rimangono sostanzialmente stabili gli arrivi.

Se i movimenti turistici registrano crescite importanti rispetto all’anno precedente, dal punto di vista dell’offerta ricettiva, al momento attuale, si rileva un aumento più contenuto: circa l’1,5 per cento di camere e posti letto e circa l’8 nel segmento delle locazioni turistiche.

Ma come si è strutturato il territorio per essere all’altezza della sfida, per offrire opportunità di svago ma pure di residenzialità al fine di allungare il numero di presenze in provincia?

Attualmente la quota di offerta ricettiva è pari al 2,5 per cento del totale regionale (dati aggiornati al a metà ottobre 2023); una capacità che è più che raddoppiata negli ultimi 10 anni, anche e proprio grazie alla presenza delle locazioni turistiche.

Come già evidenziato in passato, l’offerta è caratterizzata da una maggioranza di strutture extralberghiere, in cui emerge in particolare la qualifica di Bed & Breakfast (il 23,7 per cento del totale strutture). Presenta, inoltre, la maggior parte dei posti letto nei campeggi (26,3 per cento) e, a seguire, negli alberghi (17,3), nelle case per ferie (13,6) e nei bed & breakfast (8).

Inoltre la filiera turistica biellese in senso allargato contava al 30 settembre scorso 1.449 realtà imprenditoriali per 4.963 addetti (un terzo di quelli impegnati nel tessile).

Si tratta dunque di una fetta rilevante (pari all’8,8 per cento) del tessuto produttivo della provincia confermato da una costante ricerca di personale specializzato da parte delle attività soprattutto di ristorazione

Il comparto turistico in senso stretto (alloggio + attività di ristorazione) conta 1.130 realtà a fine settembre 2023.

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