
Economia & Società / Biella
Giovedì 17 Aprile 2025
Dieci esuberi alla Manifattura di Ponzone
La presa di posizione di Cgil: «Invitiamo i lavoratori a non sottoscrivere alcun accordo con la proprietà e proseguiremo il nostro impegno in difesa del lavoro e dei diritti dei dipendenti»
Il comunicato di Cgil denuncia una situazione delicata alla Manifattura di Ponzone: «Se il mondo delle imprese tessili del Biellese tratta in questo modo i padri, come potranno i figli essere attratti dalla realtà delle fabbriche? Quanto sta avvenendo alla Manifattura di Ponzone, nel Comune di Valdilana, rappresenta un caso incomprensibile ed emblematico che denunciamo come inaccettabile». così spiega spiega Filippo Sasso, segretario generale dei tessili per la FILCTEM-CGIL. «Ci sono molte ragioni che ci hanno portato a non firmare l’accordo per il licenziamento di 10 lavoratori sui 20 presenti in azienda. Primo, l’azienda stava concludendo le procedure di licenziamento, mentre contemporaneamente faceva svolgere straordinari a tutti, in un evidente condizione di grande richiesta di commesse. Secondo, si procede a licenziamenti mentre ci sarebbero tutte le condizioni per accedere agli ammortizzatori sociali, sia ordinari sia straordinari. Terzo, è stato rifiutato il progetto di riqualificazione regionale denominato Gol 5, che consente ai lavoratori di ricollocarsi sul mercato del lavoro in ragione dell’età media sopra i cinquant’anni».
«E ancora» aggiunge il sindacalista della Camera del Lavoro di Biella «l’azienda aveva annunciato 10 esuberi su 22 dipendenti, diverso tempo fa. Nelle settimane successive due lavoratori sono andati in pensione. Eppure, l’azienda ha continuato a ribadire i 10 esuberi. Ci pare un eloquente e palese segnale da parte della proprietà di non voler proseguire nell’attività di produzione dell’azienda. Ecco perché invitiamo i lavoratori a non sottoscrivere alcun accordo con la proprietà e proseguiremo il nostro impegno in difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori di fronte ad un caso di totale mancanza di dialogo e di spirito di cooperazione».
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