Dopo 16 anni un nuovo contratto integrativo per lanificio Cerruti

120 i voti positivi dei lavoratori, 11 i contrari. La firma giovedì

A distanza di 16 anni dalla firma dell’ultimo contratto integrativo al Lanificio Cerruti, i lavoratori in tre diverse assemblee tra lunedì sera e martedì hanno votato e approvato il nuovo accordo (120 i voti favorevoli e 11 i contrari). La firma è prevista per giovedì.

L’ultimo rinnovo di integrativo di secondo livello risale all’11 gennaio 2007, disdettato poi nel 2013, anno in cui di quell’accordo erano stati mantenuti solo pochi istituti.

L’ azienda in questi anni ha subito un drastico ridimensionamento del personale, sfociato nell’ultima dichiarazione di esubero del 2022, anno in cui l’azienda ha fatto ricorso al Contratto di solidarietà che si è concluso nell’aprile 2023.

Il commento del sindacato

«In quell’occasione Femca e Uiltec avevano sottoscritto un accordo di uscita incentivata per i lavoratori identificati come esuberi, che si fossero resi volontariamente disponibili a lasciare l’azienda» spiega Caterina Viscuso, segretaria della Femca Cisl del Piemonte Orientale.

«La collaborazione tra organizzazioni sindacali e dirigenza era stata molto proficua, in quanto fra tutti gli esuberi presenti, in realtà sono uscite con incentivo più che altro le persone vicine alla pensione, mentre per la maggior parte di loro si è trovata una ricollocazione in altre aziende del territorio».

Poco dopo, nello stesso anno il Lanificio è stato acquisito da Fratelli Piacenza, ma i due stabilimenti hanno mantenuto profili e personalità giuridiche distinte.

«All’inizio dell’estate c’è stato il primo incontro tra i sindacali (erano presenti tutte le sigle), Rsu (presenti solo rappresentanze Femca Cisl e Uiltec Uil) e direzione aziendale, assistita da Unione Industriale: in questa occasione la dirigenza aveva mostrato la sua disponibilità a prevedere un premio presenza, senza specificarne l’importo» spiega ancora Caterina Viscuso. Dopo l’estate c’è stato un altro incontro in Uib, con nuove aperture da parte dell’azienda.

«Da lì in poi la trattativa è stata portata avanti dalla Rsu, che, supportata dalle organizzazioni sindacali, attraverso assemblee per informare i colleghi e incontri con la direzione, è riuscita finalmente ad arrivare nella giornata del 20 novembre alla condivisione di una bozza di accordo, che prevede, non solo un premio presenza, ma anche un’indennità di cambio turno, un’indennità notturna superiore a quella prevista contrattualmente, “una tantum nascita”, borse di studio per i figli dei dipendenti se studenti meritevoli, l’armonizzazione di cottimi e mancati cottimi, così come previsti anche in Fratelli Piacenza.

«Una bella soddisfazione, considerato anche la situazione da cui si partiva» conclude la sindacalista. «Un grandissimo merito alle Rsu».

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