Il Recycling Hub del tessile cresce sotto i riflettori di Ecomondo 2025

Progetto. La presenza per la prima volta a l salone di Rimini

Paola Guabello

Il futuro del tessile passa da Biella. Il progetto del Recycling Hub si è presentato per la prima volta al pubblico internazionale di Ecomondo 2025, riscuotendo un forte interesse tra operatori, istituzioni e imprese. La vetrina è stata quella degli spazi dedicati al Sistema dei Poli di Innovazione, all’interno dello stand della Regione Piemonte, durante la 28ª edizione della manifestazione di riferimento in Europa per la green, blue e circular economy. E nello scenario riminese l’operazione ReHub si è imposta come uno dei progetti più osservati.

Nato nel 2021, il percorso rappresenta una delle iniziative più ambiziose nel campo del riciclo dei materiali tessili, con l’obiettivo di costruire una filiera del recupero e del riutilizzo delle fibre, in grado di coniugare sostenibilità ambientale, competitività industriale e sviluppo territoriale. Non a caso, fin dal suo avvio il progetto è stato sostenuto con convinzione dall’Unione Industriale, che ne ha riconosciuto il valore strategico per il futuro delle imprese del distretto.

Il team che sta dando forma al Recycling Hub, con Unione e Regione , riunisce oggi competenze industriali, tecnologiche e scientifiche di alto profilo quali Po.in.tex, MagnoLab, A2A e il Politecnico di Torino, in un modello di collaborazione che supera i confini settoriali e punta a creare un’infrastruttura di sistema.

Un passaggio decisivo è rappresentato dall’avvio dell’impianto pilota di Cavaglià, destinato a diventare il primo nucleo operativo del futuro hub. A confermarlo è la vicepresidente dell’Uib, Elena Maggioni, Head of business development and transformation in A2A: «L’iter per l’avvio di quello che potrà diventare il primo recycling hub del tessile nel sito A2A di Cavaglià, sta procedendo. Si tratta di un passaggio fondamentale per tradurre in concretezza l’impegno che il territorio e le imprese stanno dimostrando verso un nuovo modello di economia circolare».

Un progetto che non guarda solo al tessile, ma a una logica di integrazione tra catena produttiva e i differenti operatosi del comparto. «In sinergia con tutti gli attori coinvolti – prosegue Maggioni – stiamo lavorando per sviluppare nuove collaborazioni di filiera e tra diverse realtà. Il nostro obiettivo è appunto quello di costruire una filiera del riciclo tessile innovativa e competitiva, capace di valorizzare le competenze uniche del distretto biellese. Il riscontro ottenuto a Ecomondo ci incoraggia a proseguire con determinazione».

Il progetto si inserisce pienamente nella strategia del Sistema dei Poli di Innovazione del Piemonte, l’ecosistema integrato dei sette poli regionali attivo dal 2022, che opera su tre grandi assi: transizione ecologica, trasformazione digitale, benessere e comunità. Cofinanziato attraverso il P.R. Piemonte Fesr 2021-2027, il sistema punta a rafforzare il legame tra ricerca, innovazione e imprese, in una prospettiva fortemente cross-settoriale.

La presenza al salone di Rimini segna dunque un passaggio simbolico ma concreto di una infrastruttura industriale chiamata a diventare uno dei pilastri della transizione ecologica del Biellese e, più in generale, del made in Italy sostenibile.

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