Inps, le novità di inizio anno dal bonus psicologo all’assegno di inclusione

Inps: Torna il ”Bonus psicologo”, il contributo per cittadini con Isee inferiori a 50mila euro

Dal prossimo 18 marzo si potrà presentare la richiesta sul sito dell’Inps del “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia”. Il beneficio è destinato ai cittadini richiedenti con Isee non superiore ai 50mila euro, per sostenere le spese di assistenza psicologica. Le domande per la richiesta del “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia” per l’anno 2023 potranno essere presentate dal 18 marzo 2024 al 31 maggio 2024. Alla scadenza saranno elaborate le graduatorie per Regione/Provincia autonoma degli aventi diritto, nei limiti delle risorse disponibili. Il beneficio sarà erogato prioritariamente alle persone con Isee più basso e, a parità di valore Isee, in base all’ordine di arrivo della domanda. Per inoltrare la domanda è necessario disporre delle credenziali Spid, Cie o Cns. La procedura è disponibile accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” raggiungibile tramite home page del sito web dell’Istituto www.inps.it. In alternativa al sito web, la domanda può essere presentata tramite il servizio di Contact Center, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Comunicazione facile: è attivo il canale WhatsApp ufficiale dell’istituto “INPS per tutti”

È attivo “INPS per tutti”, il canale WhatsApp ufficiale dell’Istituto dedicato a imprese, pensionati, lavoratori, famiglie e cittadini. Il canale proporrà ogni settimana almeno cinque contenuti sulle tematiche di più stretta attualità e di maggiore interesse per gli utenti dell’Istituto. Brevi news, video, link, visual: l’INPS farà arrivare sugli smartphone degli utenti che si iscriveranno un pacchetto completo di informazioni e approfondimenti. Aumentano così gli strumenti di comunicazione dell’INPS, da tempo presente sulle principali piattaforme social con l’obiettivo di garantire informazioni sempre più tempestive, semplici e accessibili. In questo ambito rientra l’apertura del canale WhatsApp, che sfrutta le potenzialità dell’app di messaggistica istantanea più usata in Italia, presente sui dispositivi di quasi otto italiani su dieci, per informare gli utenti iscritti in tempo reale. “INPS per tutti” sarà uno spazio all’interno del quale saranno raccolti i più importanti aggiornamenti sui diversi temi legati alla previdenza sociale: pensioni, sostegni alle famiglie, bonus, indennità, cassa integrazione, contributi e molti altri. I messaggi saranno contraddistinti da elementi grafici di colore diverso in base ai temi oggetto delle comunicazioni: verde per imprese e liberi professionisti, giallo per le informazioni a tema lavoro, arancione per i messaggi a tema pensione e previdenza, rosso per argomenti come sostegni, sussidi e indennità e blu per le comunicazioni di carattere istituzionale come eventi o osservatori. È possibile iscriversi inquadrando il QR Code presente nelle sedi territoriali.

Assegno di inclusione, lo stato delle domande

Gli utenti che hanno presentato domanda per ottenere l’Assegno di Inclusione entro il 31 gennaio, potranno visualizzare nel portale istituzionale dell’Inps, all’interno della procedura ADI, se questa è stata accolta, respinta oppure posta in evidenza o, ancora, sospesa per la necessità di un supplemento istruttorio. Qualora la domanda risultasse in evidenza per Isee con difformità, il richiedente riceverà una specifica comunicazione e avrà 60 giorni per integrare la documentazione, colmare le omissioni oppure ripresentare una nuova DSU. Decorso inutilmente tale termine, la domanda sarà respinta. Le domande con una incongruenza tra DSU e stato di famiglia, risultante dagli archivi a disposizione dell’Istituto, e quelle per le quali è stata dichiarata una situazione di svantaggio sono sospese per le opportune ulteriori verifiche. Queste domande saranno comunque definite decorsi 60 giorni dall’inizio della sospensione. In particolare, in base al principio del silenzio assenso, se entro il temine, la condizione di svantaggio non sia certificata dall’amministrazione preposta alla verifica, l’INPS sarà tenuta a considerare la domanda accolta e a procedere al pagamento. Sono inoltre sospese le domande per cui si rende necessario un supplemento istruttorio in ordine ai requisiti reddituali o alla presenza di una persona disabile nel nucleo familiare. In questi ultimi casi, la necessità di ulteriori verifiche sarà comunicata direttamente agli utenti interessati e l’esito definitivo sarà reso noto entro il mese di febbraio.

«Si ricorda infine che, rispetto alle domande respinte, è possibile presentare istanza di riesame, entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento, o ricorso giudiziario» spiegano ancora dalla Direzione Inps. «A tal fine» concludono «dal prossimo 27 febbraio, direttamente dal portale istituzionale dell’INPS, sarà visualizzabile il dettaglio delle causali di rifiuto della domanda».

Supporto alle famiglie: Per l’Assegno unico universale nel 2023 erogati 18 miliardi di euro

È stato pubblicato l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale che contiene al suo interno anche i dati relativi all’Assegno unico destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza. L’Osservatorio fornisce un quadro completo delle essenziali informazioni statistiche sui beneficiari della misura e sui relativi valori economici con riferimento al periodo marzo 2022 - dicembre 2023 (per consultarlo vedere il sito www.inps.it). Per la competenza 2023 sono stati erogati alle famiglie assegni per 18 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono dunque 6.479.173 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno per il 2023, per un totale di 10.021.926 figli. Con riferimento al mese di dicembre 2023, l’importo medio per ogni figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da circa 54 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima (che per il 2023 è pari a 43.240 euro), a 214 euro per la classe di Isee minima (16.215 euro per il 2023). Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro.

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