Economia & Società / Biella
Martedì 18 Novembre 2025
Trasferimento della Zegna Baruffa e disagi per i dipendenti. Cgil: «Occasione mancata»
Lorenzo Boffa Sandalina: «Prendiamo atto che il territorio non sia riuscito a cogliere un’occasione importante per aiutare una quarantina di lavoratori e di lavoratrici»
Il segretario generale della Cgil di Biella, Lorenzo Boffa Sandalina, ritorna sul tema del bus navetta per i lavoratori della Zegna Baruffa, dallo stabilimento di Lessona verso quello di Borgosesia, legato al trasloco di buona parte degli impianti nella casa madre.
«Prendiamo atto che il territorio non sia riuscito a cogliere un’occasione importante per aiutare una quarantina di lavoratori e di lavoratrici» scrive. «Ma non solo. Ci pare che non sia stata agganciata l’occasione per sperimentare una nuova idea di servizio pubblico, attraverso programmazione e investimenti. In questa chiamata in causa, la Regione Piemonte non si è né sentita né vista. Si poteva rispondere a questa esigenza nuova con una qualche forma di sperimentazione, che provasse a immaginare soluzioni diverse a problematiche urgenti. Il territorio non deve essere collegato solo con Milano o con Torino, come viene correttamente chiesto da più parti da anni. Esistono anche esigenze specifiche e magari nuove, come quella che si è creata in questo caso, coprendo comunque una distanza significativa. Le necessità dei lavoratori e dei cittadini, infatti, non sono sempre le stesse. Di fronte a una situazione per certi versi inedita, si poteva costruire una proposta innovativa e che uscisse dalle linee di collegamento esistenti, portando a soluzioni utili sul piano ambientale e della qualità della vita delle persone. Invece abbiamo registrato da Torino l’assoluta mancanza di proposte e di idee».
Aggiunga Boffa Sandalina: «Tutta la programmazione in materia di trasporti è in capo alla Regione, quindi è da lì che dovrebbero arrivare delle azioni concrete, che non abbiamo registrato. I problemi strutturali di Atap sono noti. Non tanto per una carenza nel parco mezzi, che grazie a finanziamenti vari, negli ultimi tempi, è stata risolta. Ma perchè esiste un problema legato al personale, visto che si tratta di un lavoro usurante e non adeguatamente retribuito».
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