Turismo lento, carta vincente far crescere il Biellese

Opportunità, riflessioni e buone pratiche. La riunione degli Stati generali

Stati generali, sogni, opportunità e progetti di slowtourism. Nell’auditorium di SellaLab oltre un centinaio di addetti ai lavori e sindaci si sono incontrati per riflettere sulla direzione che il settore dell’accoglienza sta prendendo. Durante i saluti è stata l’assessore Barbara Greggio ad annunciare la presentazione, a Milano, di una guida turistica di Biella che sarà distribuita con Dove. “Stiamo lavorando alla certificazione europea di Biella Città alpina, utile ad aumentare il nostro peso nella partecipazione ai bandi internazionali”.

Giornata conclusiva di tre sessioni itineranti nei territori vocati al turismo lento, durante l’incontro sono state illustrate le opportunità dei programmi di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera e dei progetti del Gal previsti fino al 2027: opportunità condivisibili,da non farsi sfuggire per le prospettive di finanziamento, dal Giro del Rosa in bicicletta ai Sacri monti Unesco in particolare.

Gli interventi

Ha aperto il confronto Paolo Zegna, presidente di Biellezza: «Credo nel rispetto del territorio, delle trazioni, dei valori e della sua cultura. L’obiettivo è diventare attrattivi non per la massa e non solo nei weekend. Abbiamo molto da valorizzare, ben venga quindi il turismo lento. Quest’anno sono stati quintuplicati i numeri di presenze e pernottamenti riferiti al pre-Covid, stiamo recuperando terreno in Piemonte ma occorrono posti letto, si deve imparare a fare rete e per accedere ai finanziamenti e migliorare la qualità dell’accoglienza. Fondazione Biellezza è entrata nel Registro unico del Terzo settore e potrà fare da capofila per nuovi progetti».

Andrea Rolando, del Politecnico di Milano ha suggerito un’ipotesi di itinerario “a cuore” per scoprire il territorio a piedi e in bicicletta, sicuramente stimolante per operazioni di marketing immaginando Biella come un “central park” tra Milano e Torino che può giocare anche sull’enogastronomia. Cristina D’Ercole della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte ha illustrato il progetto Amalake che si sviluppa intorno al Lago Maggiore e che potrebbe includere anche Viverone. Sono intervenuti gli attori locali per parlare di Oasi Zegna, Cittadellarte, del progetto Wooscape, dell’App SlowBi e del Movimento Lento. Laura Zegna ha citato il Consorzio Alpi Biellesi con il progetto di una via ferrata a Rossazza per non vedenti e un itinerario che unisca il lago della Vecchia al rifugio Rivetti.

Eletto presidente lunedì scorso e quindi alla sua prima occasione pubblica, Alessandro Boggio Merlo ha raccontato il Tavolo Turismo e Cultura dell’Unione industriale. «Un collettore di idee progettuali e competenze atto a costruire una visione strategica complessiva grazie alle molteplici peculiarità e risorse. Il tavolo rappresenta molte realtà imprenditoriali e istituzionali e ha permesso e permetterà un coordinamento sempre più capillare. L’obiettivo è quello di allargare la partecipazione a chi vede nell’unione delle risorse la chiave per il successo».

Il sondaggio

E’ poi stato presentato un sondaggio per 221 operatori di settore (guide, accompagnatori, e associazioni) che ha confermato il filo conduttore della mattinata di lavori. La fotografia riporta le impressioni di 53 realtà che lavorano con turisti a piedi; 45 con cicloturisti e 106 con entrambi, di cui 11 attività anche nel settore dell’ippoturismo, della canoa, dell’enoturismo, della disabilità o altro. Biellese, Canavese, Novarese, Valsesia, Vercellese e Verbano-Cusio-Ossola rappresentano il campo di azione principale ma il 76 per cento degli intervistati aspira a un approccio più ampio dal momento che la maggior parte delle attività si sviluppa infatti su un’area vasta. I bisogni legati allo sviluppo dello slow tourism ruotano attorno a formazione per gli operatori di settore, segnaletica sugli itinerari, un marchio identitario condiviso e un sito web dedicato.

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