PAROLE - La cena cantata dei primi... cittadini

Sentire (e vedere) Filoni e Corradino cantare assieme non è esattamente la cosa più scontata che la politica potesse offrire. E, invece, è successo. L’altra sera, non a un comizio, perché lì vederli uniti è ancora operazione impossibile, ma seduti ad un tavolo con tanti altri commensali sindaci.

Era una cena di primi… cittadini. Che ha messo assieme tutti, trasversalmente: sindaci che lasciano, sindaci che ci riprovano, sindaci che ci devono ancora pensare, sindaci che al voto non devono pensare. E fuori dalla porta della sala è rimasta la campagna elettorale per una serata tra colleghi come nelle migliori aziende. Già, perché in fondo loro sono un po’ i fari di quella grande azienda pubblica che siamo, dai piccoli paesi alle città. Con la politica un po’ da parte, però, l’unico richiamo al quale non sono riusciti a resistere è stato quello del microfono.

Per un karaoke che avrebbe fatto impallidire anche Fiorello. E pazienza se per Filoni e Corradino esibirsi con “Liberi liberi” di Vasco Rossi ai più sia sembrata una chiara forma di outing. Dal ruolo di sindaco di sicuro per il primo cittadino di Biella che da quella fascia si libera dopo quindici anni. Meno pindarico, ma non si può volere tutto, il volo dei quattro soprani Pollero, Vazzoler, Mosca e Sitzia, prime cittadine a Gifflenga, Vigliano, Occhieppo Inferiore e Benna, che hanno scelto i Ricchi e Poveri. Per dire, di sicuro, che anche gli amministratori pubblici, o politici fate voi, a volte sanno regalare e regalarsi una “Magnifica serata”.

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