PAROLE - L’amore eterno, quello che sta nella vita e nella morte

Ci sono storie che vanno al di là e aldilà.
Quella dei due coniugi di Biella che se ne sono andati praticamente nello stesso momento è proprio una così. Che dicono e raccontano tutto e molto più di tutto. Che raccontano nella morte la vita. Che rimandano forte al mondo intero, al nostro mondo svogliato e superficiale, la forza dei sentimenti, l’eternità dell’amore.

Adriana e Mariano con 68 anni di matrimonio avevano già dimostrato che l’amore è qualcosa di potente. Molto potente. Che l’amore, evidentemente, è comprensione, sopportazione, supporto. Un qualcosa di così forte che la fine della vita non ha potuto spezzare. Non c’è storia più bella da raccontare anche nella morte di due persone che si sono amate per sempre e che, per riprendere le parole di una delle figlie, «epilogo migliore non potevano trovare». Pur senza conoscerli, solo vedendone quella foto appaiati nella vita e nella morte, e solo sapendone la storia, questi due signori di un tempo fanno correre nella schiena un brivido fortissimo, inimmaginabile.

«Non avrebbero sopportato qualcosa di diverso» ha spiegato sempre una delle figlie che oggi prova a sopportare meglio un dolore duro con la forza di chi giustamente pensa che sia «un sollievo saperli assieme». Perché chiudere così la vita «è un dono del cielo e un privilegio».

Di Adriana e Mariano, che avranno sorriso e patito a vedere l’incostanza dei rapporti dei nostri giorni, dovremmo essere bravi a custodire il segreto di qualcosa di infinito che va oltre la vita vissuta. Qualcosa che ha il nome profondo di amore, di un amore evidentemente pieno di rispetto. Perché tenersi la mano per 68 anni così intensamente e fino alla fine, tra le gioie e le difficoltà, è un insegnamento. Cui neppure il destino poteva sottrarsi. Deve essere per questo che ha deciso di partecipare fino al termine ad una storia che entra nel cuore.

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