UCAB, cento anni tra storia e futuro

Ciclismo - Al teatro Odeon di Biella venerdì scorso una serata coinvolgente e fuori dagli schemi per celebrare il secolo di vita del glorioso sodalizio rossonero: uno spettacolo fatto di emozioni, memoria e prospettive

Biella

Una serata certamente diversa. Nuova, anche fuori dagli schemi. È quella che ha proposto venerdì sera all’Odeon di Biella l’UCAB per festeggiare i suoi cento anni. I suoi gloriosi cento anni. E così più che una serata celebrativa è stata una serata di spettacolo e di emozioni, una serata che dal passato e con il passato ha guardato, raccontato e spiegato soprattutto il futuro. In perfetto stile UCAB verrebbe da dire, per una società che ha sempre saputo rinnovarsi, mai fermarsi ed è stata capace di adeguarsi ai tempi in una forma di resilienza perpetua che la fanno oggi una delle realtà sportive più longeve dell’intero Biellese e certo una delle più “anziane” del Piemonte.

Nell’appuntamento dell’Odeon, tra spettacoli artistici e monologhi, fotografie e acrobazie, musica e voci, per la verità il sodalizio rossonero ci ha messo molto del passato, dedicando molto del palco, sì al ciclismo, ma soprattutto a quelle discipline della ginnastica con la Pietro Micca protagonista. Già, perché proprio dalla più antica espressione sportiva laniera l’UCAB è nata il 20 giugno 1925, attorno alle 21,30. E ad un secolo esatto di distanza venerdì sera, non è stato un caso, che si siano abbassate le luci di un teatro che sul palco si è acceso di UCAB.

La storia, in fondo, di raccontarla esattamente per filo e per segno non c’era la necessità per quegli ucabini che hanno lasciato segni un po’ a tutti dalle nostre parti, anche adesso che il ciclismo non è più lo a livello provinciale lo sport di qualche decennio fa. A riannodare il filo con il passato lungo cento anni ci ha pensato comunque il libro scritto dall’UCAB con la penna sapiente in fatto di ciclismo di Giovanni Tarello. Un lavoro bello e monumentale che traccia uno ad uno i cento anni della società.

In platea ad applaudire le ginnaste della Pietro Micca e il gran bel monologo di Paolo Zanone di Teatrando su Pantani e Bartali, c’erano le vecchie glorie ucabine, le autorità (gli assessori Maiolatesi e Moscarola), gli amici (a cominciare dall’ex sindaco Corradino) e tanti nomi del nostro mondo dei pedali. Non più in là della terza fila, al centro, stavano seduti Giancarlo Bellini e Gianni Zola, solo per fare due nomi. Tra loro anche uno che con i pedali lavora ancora, e bene, come Jacopo Mosca, oggi professionista con la Lidl Trek e un tempo protagonista e vincente con i colori UCAB.

In uno show diverso e nuovo si è respirato, comunque, molto di una società che è un patrimonio: per accorgersene era sufficiente dare un’occhiata al presidente Filippo Borrione o a Beppe Tricerri, una delle instancabili anime di un’UCAB che ha festeggiato il suo compleanno speciale regalando una festa show. Un po’ quello che le capita da sempre organizzando corse o vincendole con i suoi ragazzi che oggi prima tutto educa.

«Per festeggiare il nostro centenario volevamo fare qualcosa di diverso» spiega il Presidente di UCAB, Filippo Borrione;«qualcosa che non fosse la “solita” celebrazione ma nemmeno assimilabile a un classico “saggio di fine anno”. Ne ho parlato con Paolo Zanone, di Teatrando, che mi ha detto “mi piace, lo facciamo!” e siamo andati avanti così».

Lo spettacolo si apre con il Presidente, solo sul palco, che si interroga sul futuro della società. «Era il 2018 e volevo mollare tutto, nell’ambiente non mi ritrovavo più. Io volevo usare lo sport per far crescere dei giovani migliori, non trasformare i giovani in professionisti. Per noi era, ed è ancora, importante la persona, non il risultato. Alla fine decidemmo di andare avanti ma con i nostri valori: perché lo Sport non dev’essere un fine ma un mezzo per crescere. Siamo rimasti in pochi, è stata dura ma ce l’abbiamo fatta!».

Anche creare lo spettacolo, mettere a punto le diverse parti, ideare la scenografia, predisporre in tutto e per tutto il teatro non è stato facile: ma ognuno ha fatto la sua parte al meglio e con ottimi risultati. «E’ stata una cosa molto bella, uno spettacolo artisticamente valido, che è venuto persino meglio di quanto mi ero immaginato! Grazie anche (e li voglio ancora ringraziare) a OHM Live Service che ci ha portato e supportato in tutto: acustica, mixer, luci, tralicci ... noi non avevamo assolutamente nulla!».

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