Il lanificio Drago presenta il suo primo bilancio di sostenibilità e guarda al futuro

«Scelte consapevoli e azioni misurabili. Convinti che la crescita economica deve andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente e dei collaboratori»

Primo Bilancio di Sostenibilità per Drago Lanificio, documento che segna un passaggio fondamentale nel percorso di crescita dell’azienda e che testimonia l’impegno concreto e trasparente del gruppo nell’adottare pratiche sostenibili e innovative, capaci di coniugare tradizione manifatturiera, qualità e responsabilità sociale e ambientale.

Il 2025 segna non solo la pubblicazione della dichiarazione ma anche un indirizzo preciso con una visione ampia, ovvero quella di contribuire a confermare la tradizione biellese quale laboratorio di eccellenza internazionale, capace di coniugare lusso ed etica. Il report testimonia un cammino strutturato e programmato verso un futuro basato su valori chiari e obiettivi puntuali per offrire a clienti, partner e stakeholder una panoramica completa dei risultati raggiunti e delle iniziative intraprese. «Con questo passo - spiega la vice presidente Daniela Drago - vogliamo raccontare il nostro percorso fatto di scelte consapevoli e azioni misurabili, con la convinzione che la crescita economica possa e debba andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente, dei nostri collaboratori e del territorio».

Con oltre cinquant’anni di storia e una radicata presenza nel distretto tessile laniero, Drago Lanificio - che fu fondato da Umberto Drago e da sua moglie Laura e oggi con il nipote Filippo è giunto alla terza generazione - chiude il 2024 con un documento che fotografa un percorso solido di crescita responsabile. «Guardiamo al passato orgogliosi di aver avuto il coraggio di diventare ciò che saremo», si legge nell’apertura del bilancio che segna un punto di svolta: la volontà di rendicontare in modo trasparente gli impatti economici, sociali e ambientali.

I numeri parlano chiaro: nel 2024 l’azienda ha prodotto 1,24 milioni di metri di tessuto, con un fatturato stabile di 39 milioni di euro (in calo rispetto ai 45,2 milioni del 2023, ma sopra i 34,2 del 2022). Le scelte green sono ormai strutturali: 100% energia da fonti rinnovabili, emissioni Scope 2 azzerate, il 73% degli acquisti di materia prima giunge da fornitori italiani di cui il 21.3% in provincia di Biella.

L’impegno ambientale passa anche da investimenti mirati: riduzione del 14% dei consumi energetici, nuovi impianti fotovoltaici negli stabilimenti di Verrone e Lessona che porteranno la potenza installata a 2.000 kWp, e un piano di decarbonizzazione in linea con gli obiettivi al 2030. In parallelo, l’azienda aderisce ai protocolli 4sustainability®, garantendo tracciabilità lungo tutta la filiera e rispondendo alle richieste dei brand internazionali.

Centrale resta il capitale umano (;non sono mai stati registrati infortuni in azienda). Quasi il 100% del personale è assunto a tempo indeterminato: i 146 dipendenti (58% donne) nel 2024 hanno ricevuto 9,1 ore di formazione pro capite e possono contare su iniziative di welfare, sicurezza e conciliazione vita-lavoro. La crescita delle competenze è supportata da corsi specialistici, dall’adozione del protocollo 4sChem per la gestione delle sostanze chimiche e da progetti formativi mirati per i diversi reparti produttivi.

Intanto a Pechino Drago ha inaugurato all’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, un nuovo magazzino dedicato al «Su Misura», rafforzando la presenza dell’azienda nel mercato asiatico. Guardando avanti, Drago punta a un approvvigionamento della lana 100% RWS e allo sviluppo di tessuti certificati con filati di lino European Flax, cotone BCI, seta vegana, GRS e GOTS .

«Il report rappresenta per noi un momento storico, è l’inizio di un nuovo percorso condiviso, basato su valori che da sempre ispirano il nostro lavoro. Dal 1973 l’azienda ha attraversato decenni di trasformazioni mantenendo salda la propria identità. Tre generazioni si sono succedute con lo stesso obiettivo: creare eccellenza e qualità fedeli alla nostra cultura aziendale» scrive Paolo Drago (presidente e ad) nell’introduzione del report per sostenere numeri, percentuali e dati statistici. Il Bilancio di Sostenibilità di Drago sul sito www.dragobiella.it

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