Politica
Venerdì 22 Novembre 2024
Delmastro intervistato da “il Biellese”. Dalle parole incriminate agli avversari. «Renzi mi sembra un personaggio in cerca di autore»
Questa mattina Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, a Napoli al convegno Uspp su “Carcere e criminalità 4.0” è tornato a parlare ai microfoni dei giornalisti sulle sue parole pronunciate alla presentazione della nuova auto della polizia penitenziaria che tanto discutere hanno fatto. Ieri l’onorevole di Fratelli d’Italia aveva rilasciato una lunga intervista al nostro giornale, pubblicata sull’edizione cartacea di oggi, che vi riproponiamo in parte qui. La versione completa dell’intervista è disponibile in edicola digitale (Edicola digitale il Biellese).
Onorevole Delmastro, la sinistra ancora una volta le dà addosso, con una richiesta di dimissioni che assume quasi i toni di una leggenda metropolitana. I suoi chiarimenti e la netta presa di posizione di Giorgia Meloni hanno respinto con perdite gli avversari. E la sua vis politica sembra crescere dopo episodi del genere. Cosa pensa?
Semplicemente presumo che tutti gli italiani abbiano ben inteso che ho detto che non voglio dare tregua alla mafia e fatalmente chi non si fa abbindolare dalle polemiche e dalle strumentalizzazioni della sinistra non può che convenire sulla necessità di essere fermi nel contrasto alla criminalità organizzata.
Si è fatto un’idea del perché da Renzi in giù ce l’abbiano tanto con lei?
Con tutto il rispetto per Renzi mi sembra un personaggio in cerca di autore e non mi appassiona neanche tentare di comprendere le ragioni di tanto accanimento.
Torniamo alla vicenda delle auto della polizia penitenziaria. Immagino che se dovesse rifare quel discorso oggi lo rifarebbe uguale. Giusto?
Certo! Guardi credo che l’espressione “non ti lascio respirare” venga usata quotidianamente da migliaia di italiani per intendere “non ti do tregua”. Non voglio dare tregua alla criminalità organizzata e ne sono fiero. Ho garantito sicurezza alla Polizia Penitenziaria e ne sono fiero. Lei sa come funzionavano prima gli spostamenti dei mafiosi? Con un furgone. Sa cosa accadeva quando si arrivava in certe stradine dell’entroterra calabro o nei quartieri spagnoli di Napoli dove era difficile accedere? Si proseguiva a piedi! Le pare normale? Perché non discutiamo di questi temi veri?
La fa più arrabbiare che vengano fraintese le sue parole su una questione tanto seria come quella della lotta alla mafia o che qualsiasi situazione sia buona per darle contro?La prima sicuramente. Con la mafia non si scherza. E alla mafia non deve essere concessa tregua alcuna che è ciò che ho banalmente detto.
Quanto le hanno fatto piacere le parole di Giorgia Meloni in sua difesa? Sulle ultime vicende che l’avevano riguardata la premier l’aveva difesa cercando di non entrare mai troppo nel merito delle questioni. Qui ha risposto piccata alle accuse.
Non voglio trascinare il Presidente in una questione personale. Posso dire però che La biografia personale e politica di Giorgia nel contrasto alla criminalità organizzata è eloquente.
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